Ubuntu? No, grazie!

Ultimamente si vedono orde di geek-nerds fomentati che parlano di Ubuntu come se fosse la loro ragazza, e così ho deciso di approfondire l'argomento.
Ho scoperto che "ubuntu", un apparente nosense, è in realtà una parola zulù che significa "noi pigmei siamo bassi ma ce l'abbiamo lungo".
Sostanzialmente si tratta di un clone opensource di Debian, creato da Marx Shuttleweird, il dittatore del Sud-Africa.
Egli ha fondato una corporation per sviluppare questo sistema operante e venderlo a prezzi stracciati per fare concorrenza a Windows Vista.
In realtà il successo è dovuto al processo di sviluppo, che sfrutta l'economica manodopera minorile sudafricana, e ad una geniale campagna pubblicitaria basata su pornografia multietnica e circle jerks.

La pubblicità di Ubuntu. Trovate che sia accettabile?

Non c'è da stupirsi se ora Ubuntu, dopo sodomia e suicidio è il termine più cercato su Google (l'azienda con la missione di organizzare tutta la pornografia del Web).
Tuttavia, essendo Marx Shuttewitch un africano di colore, nessuno osa criticarlo a causa del buonismo sinistrorso e della correctly politicness.

Marx ShuffleWeird durante la presentazione ufficiale del software Ubuntu

Questo squallido personaggio parla ipocritamente di libertà, ma quando gli chiedete qualcosa sapete cosa vi da? CD di Ubuntu!! Soltanto CD di Ubuntu!!! Se difendesse davvero la libertà dovrebbe inviare dei soldi e solo allora io sarei libero di scegliere quale OS comprare!
Ovviamente noi cattolici del centrodestra siamo coscienti della netta superiorità di Vista. Innanzitutto viene sviluppato da una seria azienda occidentale seguendo un paradigma di Progammazione Orientata alla Fede, e non da uno spietato dittatore comunista! Inoltre Vista è ricco di utility come paint.exe mentre Ubuntu ha solo dei pessimi surrogati peraltro contenuti nel lato B del CD-ROM. Infine Vista tutela la privacy del cliente, Ubuntu invece lo obbliga ad accedere a dei repository comunicando il cosiddetto numero IP (es. 12.456.3.23.242.789).
Ecco la verità.

Ubuntu? No, Grazie!

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